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MSXdev25: GS Soccer porta il calcio retrò su MSX1

Il contest internazionale MSXdev25 continua a sorprendere la scena del retro-gaming con l’arrivo di GS Soccer, un nuovo videogioco di calcio sviluppato per MSX1. Il titolo, firmato da Fausto Pracek, è una dichiarazione d’amore per i giochi elettronici degli anni ’80 e punta tutto su semplicità, immediatezza e nostalgia.

Un omaggio ai classici Game & Watch

GS Soccer prende ispirazione dai celebri giochi LCD portatili, in particolare dal Casio GS-11. Il campo è statico, i giocatori occupano posizioni fisse e l’azione è rapida, leggibile e diretta. Una scelta stilistica precisa che riporta il gameplay alle sue radici più essenziali. Ogni partita ha una durata di 60 secondi, rendendo l’esperienza breve ma intensa. Il gioco supporta sia la modalità single player contro CPU sia il multiplayer locale, permettendo a due giocatori di sfidarsi sullo stesso sistema MSX.

Gameplay semplice, divertimento immediato

L’assenza di elementi superflui è uno dei punti di forza di GS Soccer. Nessuna simulazione complessa, nessun menu elaborato: solo riflessi, tempismo e strategia minimale. Un approccio che ha già conquistato la community MSX, sempre attenta a titoli capaci di valorizzare l’hardware originale. Il risultato è un gioco accessibile, veloce da apprendere e perfetto per sessioni rapide, in pieno spirito retro.

MSXdev25: il contest che mantiene vivo l’MSX

GS Soccer è la diciannovesima uscita ufficiale del MSXdev25, la ventunesima edizione dello storico concorso dedicato allo sviluppo di giochi freeware per computer MSX. Il contest resterà aperto fino al 15 marzo 2026 e continua a dimostrare quanto la scena MSX sia ancora attiva e creativa. Tutti i titoli partecipanti sono pensati per funzionare su hardware reale, oltre che su emulatori, mantenendo viva l’autenticità della piattaforma.

Un altro piccolo grande gioco per appassionati MSX

Con GS Soccer, il MSXdev25 aggiunge un tassello importante al suo catalogo: un gioco semplice, nostalgico e sorprendentemente coinvolgente. Un’esperienza che dimostra come, anche con limiti tecnici evidenti, il divertimento possa ancora nascere da idee chiare e ben realizzate.

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